Avresti mai pensato che digiunare rende più intelligenti? Ecco perchè non mangiare per lunghi periodi fa bene al cervello.
Ultimamente si parla sempre di più di digiuno intermittente e di piani alimentari che prevedono lunghi periodi di astinenza dal cibo, ma solamente in ottica di dimagrimento e perdita di peso. La scienza però rivela che digiunare fa bene al cervello, e rende più intelligenti, ecco perchè.
Digiunare rende più intelligenti
Quando si parla di digiuno si pensa immediatamente ad un modo drastico per perdere peso, e difficilmente si associa questa pratica ad uno strumento di beneficio per il cervello. Infatti è alquanto insolito definire il digiuno come una cosa positiva, ma nel caso del cervello è proprio così. Quello che in pochissimi sanno, è che digiunare aiuta il nostro cervello a rimanere attivo e a produrre nuove cellule cerebrali. A dire questo sono diversi studi portati avanti nel corso degli anni, ma questa verità porta inevitabilmente a delle implicazioni di carattere sociale e medico non indifferenti.
Infatti, digiunare senza un criterio, e soprattutto senza assicurarsi di apportare al nostro organismo i giusti nutrienti, è assolutamente sbagliato e nocivo, sia per il corpo che per la mente. Usare il digiuno in modo consapevole, sotto l’assistenza di un esperto e senza far mai mancare al nostro fisico i nutrimenti di cui ha bisogno per vivere bene, può aiutarci a sviluppare le cellule cerebrali e a renderci più intelligenti. Ecco come funziona il processo.
Nascita di nuove cellule cerebrali
Fino al 1998 si pensava che l’uomo nascesse con una dotazione di cellule neuronali e che, con l’avanzare del tempo, queste potessero solamente diminuire, e che una volta morte, non si potesse più fare nulla a riguardo. La scoperta sensazionale che è stata fatta in quell’anno invece ha rivelato che le cellule cerebrali, sebbene non possano essere recuperate quando muoiono, possono aumentare e generarsi anche ad un’età avanzata. Questo vuol dire che si possono far nascere nuove cellule cerebrali a qualsiasi età, e per farlo si deve stimolare la neurogenesi.
Riguardo il digiuno, parecchi scienziati hanno dimostrato negli anni come questo influenzi il cervello. Infatti, dopo non aver mangiato per 24 ore, il cervello rilascia una proteina chiamata Fattore Neurotrofico Derivato dal Cervello (BDNF), una proteina che stimola la neurogenesi. Quest’ultima, come è noto, è il processo tramite il quale il corpo genera nuove cellule cerebrali. Ecco quindi come il digiuno non solo aiuta a liberare le nostre riserve di grasso dalle tossine ambientali accumulate, specialmente se si supporta nutrizionalmente il corpo, ma stimola anche il rilascio della proteina che fa nascere nuovi neuroni.