I boomer hanno delle abitudini a pranzo completamente diverse dalle nuove generazioni. C’è chi ama la compagnia e chi solo lo smartphone.
Sicuramente non è strano pensare che le varie generazioni a pranzo abbiano abitudini diverse, forse è sempre stato così. Quello che lascia senza parole è il risultato e gli effetti che possono lasciare queste abitudini. Per esempio tra i boomer c’è chi preferisce sedersi in un locale a parlare di sport, chi si porta la «schiscetta» da casa e chi mangia alla scrivania. Per un lavoratore italiano medio il pranzo rimane un importante momento della giornata, fatto di vecchie abitudini e nuove tendenze. Eppure le nuove generazioni stanno cambiando la nostra cultura. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Le abitudini a pranzo, i piatti preferiti
Secondo dei sondaggi fatti il ristorante rimane la scelta preferita in assoluto. Infatti 9 su 10, senza distinzione d’età o geografica preferiscono sedersi in un locale. Qui arriva il bello, la scelta preferita da tutti o quasi, ovvero la cucina italiana, scelta da 9 lavoratori su 10. Quella asiatica viene scelta da 2 su 3, e solo 3 su 10 apprezzano anche quella messicana, statunitense o greca durante la pausa pranzo. Tra i piatti più scelti ci sono la pizza e la pasta. Dal sondaggio emerge che il 60% degli intervistati preferisce consumare un primo piatto, un piatto di verdure o una pietanza a base di carne durante il pranzo. Il 40%, invece, sceglie spesso anche piatti etnici come poke (15%), sushi (11%) o kebab (10%).
Le abitudini diverse a seconda dell’età
Aumentano anche gli utilizzatori dell’ormai nota «schiscetta», ossia il pranzo portato da casa una scelta per cui propendono soprattutto i nati tra gli anni Ottanta e Novanta, ovvero i «millenials» nel 45% dei casi. Mentre i «Boomers», cioè quelli nati tra la metà degli anni Quaranta e la metà degli anni Sessanta, si fermano al 30%. Il sondaggio rivela che 8 lavoratori su 10 si preparano il cibo da solo, e che i piatti preferiti sono la pasta (prediletta dal 46% degli uomini e dal 34% delle donne), piatti di verdure (53% degli uomini, 61% delle donne) e toast, panini o piatti di carne per 4 lavoratori su 10.
Nell’era digitale, infine, chi usa il telefono per mangiare sono in tantissimi, soprattutto i giovani. Le app di delivery, infatti, vengono utilizzate dal 15% degli intervistati, con alcune interessanti differenze. Infatti i millennials e la generazione Z sono quelli che ne fanno un largo uso, si tratta di 1 lavoratore su 4 under40. I Boomer, solo l’8% usa il telefono per ordinare del cibo, anche perché alcuni non si fidano a usare queste app.