Antitrust contro Enel: arriva una nuova istruttoria contro le mail di rinnovo dei contratti, che erano fatte per finire nello spam.
Le mail di rinnovo dei contratti che Enel inviava ai propri utenti erano confezionate appositamente per finire nello spam e non essere lette. E i rinnovi si sa, funzionano con il silenzio assenso. L’Antitrust se n’è accorta e ha iniziato una nuova istruttoria contro Enel, ecco cosa sta succedendo.
Antitrust contro Enel
Enel e Antitrust sono ai ferri corti già da un pò (ricordiamo la maxi multa dello scorso anno per le pratiche commerciali aggressive nei confronti dei consumatori), e stavolta nel mirino dell’Antitrust ci sono le pratiche commerciali scorrette di Enel, che faceva rinnovare i contratti con mail che finivano appositamente nello spam. Come spiega l’Antitrust infatti, “alcuni utenti riferiscono di ricevere regolarmente le fatture tramite email, ma di non aver ricevuto alcuna comunicazione di rinnovo delle condizioni economiche tramite i predetti canali e di aver trovato casualmente nello spam una email alla quale era allegata la comunicazione di rinnovo”.
Quello che sembra Enel abbia fatto, stando a queste dichiarazioni, è aver confezionato appositamente delle email di rinnovo che finivano nel filtro antispam, in modo da far passare con il silenzio assenso il termine del rinnovo, e di prolungare il contratto di fornitura dei propri clienti per un altro anno, a loro insaputa. Per fare ciò Enel ha utilizzato una parte grafica che si prestava ad essere interpretata come un messaggio promozionale, e non ha mai menzionato l’oggetto reale della mail nelle sue parti testuali.
Le denunce dei consumatori
Dopo i primi casi emersi con questa modalità, sempre più consumatori hanno iniziato a verificare la propria casella spam, e si sono accorti di rientrare tra i destinatari di questo tipo di mail, e attualmente sono oltre 600 le denunce sporte ai danni di Enel. Ad aggravare la situazione è il fatto che dal mese di gennaio 2024 le bollette sono state molto più alte rispetto alle forniture riferite allo stesso periodo nell’anno precedente, e che gli utenti “oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato”, non hanno “ricevuto alcuna informazione preventiva in forma scritta da parte di Enel Energia in ordine al rinnovo contrattuale”.
Questo gli ha impedito di recedere dal contratto e di scegliere un fornitore di energia diverso, e il fatto che fatalità tutte le mail di rinnovo siano finite nello spam, fa sospettare che sotto ci sia un’intenzionalità specifica del fornitore di energia. Da parte sua Enel si difende, e dice di “aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonché della disciplina contrattuale” e “confida di poter dimostrare la piena correttezza del proprio operato nel prosieguo del procedimento”. Non ci sono quindi risarcimenti in vista per i consumatori, almeno finchè non si accerterà il dolo.