Addio lingue straniere nelle scuole: quanto è concreto il rischio che non si studino più a causa dell’intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale ha cambiato sostanzialmente le nostre vite, entrando prima in punta di piedi quasi come fosse un gioco, e man mano guadagnando terreno e arrivando a sostituire l’uomo in tantissime cose, come nell’uso delle lingue straniere. Potremmo arrivare a non studiarle più e a rivolgerci unicamente all’intelligenza artificiale?
Intelligenza artificiale
A sollevare una serie di questioni e dubbi sull’uso dell’intelligenza artificiale è stato un filmato che ha visto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro rivolgersi ai turisti in visita alla sua città. Il video, in cui Brugnaro parla un inglese fluente, è palesemente il risultato della rielaborazione con l’intelligenza artificiale di un filmato creato in precedenza, per quanto realistico. La voce è effettivamente la sua, ma non l’elaborazione delle frasi, poichè l’AI le ha tradotte dall’italiano con una tecnologia di traduzione, doppiaggio ed editing video in grado di sostituire la parlata in italiano con una in inglese.
Questi sistemi sono in realtà alla portata di tutti, e sono anche economici, ma pongono un importante questione: potrebbero comportare alla scomparsa del bisogno di imparare nuove lingue? L’intelligenza artificiale di questo tipo rischia realmente di ridurre gli stimoli ad imparare lingue straniere, e a dimostrarlo è l’Atlantic, che segnala una diminuzione delle persone che studiano le lingue straniere nei paesi occidentali. Negli Stati Uniti sono il 29% in meno dal 2009, in Australia nel 2021 solo l’8% degli studenti ha scelto una facoltà di lingue (la percentuale più bassa di sempre), e in Corea del Sud e Nuova Zelanda i dipartimenti di francese, tedesco e italiano stanno chiudendo.
Ci stiamo veramente avviando verso un abbandono delle lingue straniere nelle scuole?
Addio lingue straniere nelle scuole
L’idea che le lingue straniere scompaiano dal percorso scolastico italiano non sembra essere nemmeno un’eventualità nel momento presente, ma data l’evoluzione della tecnologia e i passi in avanti che questa fa a ritmi velocissimi, non sarebbe una sorpresa se nelle nostre scuole si iniziasse ad usare l’intelligenza artificiale. Questo strumento, seppur potentissimo e utile, può essere anche un’arma a doppio taglio e inibire totalmente le capacità cognitive, perchè di fatto sostituisce il cervello e questo si atrofizza.
Siamo di fronte ad una tecnologia dalle potenzialità enormi, dalle applicazioni pratiche infinite e promettenti, che però deve essere ben gestita per aiutare le operazioni umane, e non per rimpiazzare l’intelligenza e il lavoro dell’uomo. Cosa ne sarebbe della nostra specie se iniziassimo a dipendere dalle macchine? Lo scenario distopico e futuristico assomiglia molto ad un film di Hollywood, dove però il rapporto tra uomo e robot non è mai idilliaco! Teniamoci strette le nostre lingue straniere, continuiamo ad imparare alla vecchia maniera e a far assorbire al nostro cervello quanti più input possibili, e impariamo a usare l’intelligenza artificiale solamente come aiuto!