Forsizia: il fiore più bello che annuncia l’arrivo della primavera, come coltivarla per far si che resti con noi più a lungo possibile
La forsizia è un fiore giallo e luminoso che annuncia l’arrivo della primavera. Con questi consigli potrai imparare a coltivarla al meglio per vederla sbocciare anno dopo anno.
La Forsizia che annuncia l’arrivo della primavera
Detta anche Forsythia, la Forsizia, appartiene alla famiglia delle Oleaceae, così come il gelsomino e l’ulivo. E’ un arbusto di dimensioni medie con altezza che va da 1 metro a 3 metri a seconda della specie, ha rami marroni e lunghi con foglie ovali e verdi e per di più produce anche frutti. Le sue caratteristiche principali sono l’abbondante fioritura con fiori di un giallo brillante, particolarmente amati in termini di arredamento e la sua innata adattabilità. Questa adattabilità permette una coltivazione ancora più semplice e una crescita della pianta in differenti condizioni climatiche. Le sue origini vengono dall’estremo oriente dove cresce naturalmente come Cina, Giappone e Corea e al giorno d’oggi si è decisamente diffusa in tutto il mondo grazie alla sua spettacolare e rigogliosa fioritura, che arricchisce giardini, terrazzi e parchi. Le specie di forsizia sono molte, come la Forsythia europaea, Forsythia japonica, Forsythia koreana, Forsythia linwood, Forsythia likiangensis, Forsythia mindor, Forsythia mikador, Forsythia mira, Forsythia nimbus, Forsythia ovata, Forsythia saxatilis, Forsythia suspensa, Forsythia togashii, Forsythia velutina e Forsythia viridissima.
La coltivazione ottimale della Forsizia
La forsizia è una pianta che ama particolarmente il sole e che se esposta direttamente ai raggi solari garantisce una fioritura rigogliosa, ma tollera anche la penombra. Resiste a temperature estreme sia calde che fredde, fino a -25°. Preferisce un suolo drenante e leggermente acido, ma si adatta molto bene anche su terreni argillosi e su altri tipi di suoli. Non richiedendo cure particolari per crescere, basta innaffiare regolarmente la forsizia durante i primi anni di crescita, una volta stabilita, resisterà anche in condizioni di siccità e avrà bisogno di annaffiature sporadiche.
Per quanto riguarda la potatura, se ben eseguita garantirà una fioritura ottimale. I rami di almeno un anno vanno potati dopo la fioritura e lasciate poche gemme per gli sviluppi successivi. Non va assolutamente potata di inverno, perché questo farà perdere il 90 % della fioritura seguente. La propagazione della pianta può essere fatta sia per talea che per divisione in cespi. Per la talea basta prelevare un rametto di 15-20 centimetri circa, in primavera o in estate e inserirlo in un vaso con un substrato leggero e drenante. Quando svilupperà radici, potrà essere piantata nel terreno. La divisione in cespi è più semplice. Si divide la pianta madre in diverse parti facendo attenzione che ogni cespo abbia almeno 2 germogli, questa operazione va fatta quando la pianta è in riposo vegetativo, quindi in autunno o in inverno.