La petizione per tenere le scuole aperte anche in estate parte dalle mamme: ecco perchè vogliono ridurre le vacanze dei figli.
In Italia si detiene il record delle vacanze estive più lunghe d’Europa, ma le mamme vogliono dire basta e chiedono di tenere le scuole aperte anche durante i mesi estivi. Le motivazioni sono diverse, e la petizione lanciata sta riscontrando un successo inaspettato.
Scuole aperte anche in estate
Quella per tenere le scuole aperte anche in estate è una petizione promossa dall’organizzazione no profit WeWorld e dalle autrici del blog Mammedimerda, Sarah Malnerich e Francesca Fiore. Dal 7 settembre, data di lancio della petizione, le firme raccolte sono oltre 30.000, e le motivazioni che hanno spinto tante famiglie a chiedere al Governo di estendere il tempo pieno del calendario scolastico anche ai mesi estivi sono di varia natura.
Secondo WeWorld, le mamme e tutte le persone che hanno firmato, la durata enorme delle vacanze estive dei ragazzi che vanno a scuola ha numerosi impatti negativi sia sugli studenti che sulle loro famiglie, ma anche su tutta la società. Innanzitutto, durante le vacanze gli studenti perdono molte competenze cognitive e relazionali, ma non meno importante è il discorso della disuguaglianza sociale, che durante i mesi estivi mette maggiormente in difficoltà le famiglie meno abbienti.
Infatti, trovare soluzioni per la cura dei bambini durante l’estate può essere molto oneroso, soprattutto per chi non ha nonni che si possono occupare dei nipoti o soldi in abbondanza da dedicare a baby sitter e centri estivi. Queste problematiche si ripercuotono sui genitori che, inevitabilmente, devono conciliare lavoro e famiglia e non sempre riescono a farlo.
Le richieste della petizione
La petizione chiede al Governo di estendere il tempo pieno anche nei mesi estivi, e di offrire ai ragazzi attività extrascolastiche gratuite, in modo che i problemi di cui sopra vengano risolti e le famiglie possano avere una maggiore facilità di organizzazione e di gestione delle finanze. Ovviamente, insieme alla richiesta di tenere le scuole aperte a giugno e a luglio, c’è anche quella di rimodulare le pause durante il resto dell’anno.
Inoltre si chiede l’introduzione obbligatoria del tempo pieno dai 3 ai 14 anni, poichè attualmente meno di 4 studenti delle scuole elementari su 10 frequentano il tempo pieno (al Sud solo il 18% degli studenti con meno di 11 anni rimane a scuola dopo l’ora di pranzo). Per dare seguito a queste richieste sarebbe necessario un adeguamento delle strutture scolastiche e una revisione massiva anche del ruolo dei docenti, quindi non siamo sicuramente di fronte ad una svolta imminente, né ad un cambiamento certo. Quello che resta da capire è se le istituzioni accoglieranno questa petizione e si attiveranno per andare incontro alle richieste delle famiglie per migliorare il nostro sistema scolastico.