Oramai in tutte le mense scolastiche c’è la possibilità di variare la dieta dei bambini. I nutrizionisti, però, non sono d’accordo sul menù vegano.
Le mense scolastiche si basano ancora moltissimo su alimenti di origine animale. Verrebbe quindi da chiedersi se, in effetti, ci sia qualche rischio nel proporre regimi plant-based a bambini e ragazzi. Precisiamo che di per sé quasi tutti i nutrizionisti non sono contro un regime vegano. La filosofia di pensiero è unica per tutti, in linea di massima, qualsiasi tipo di alimentazione, se ben bilanciato, non comporta rischi per lo sviluppo del bambino. Anche se per quanto riguarda il veganismo e il vegetarianismo è necessario un consulto medico, soprattutto per quanto riguarda i bambini. Il fai da tè è assolutamente sconsigliato. Vediamo insieme tutti i dettagli.
I bambini possono essere vegani?
Considerando le carenze nutrizionali a cui potrebbe andare incontro il bambino è necessario che si chieda sempre un consulto medico prima di introdurli a certi regimi alimentari. Nel caso delle mense scolastiche, quindi, gli operatori dovrebbero accertarsi della composizione dei pasti che il bambino consuma a casa. Secondo gli esperti nutrizionisti, la scuola dovrebbe interpellare i genitori e accertarsi che un pediatra consigli l’integrazione vitamina B12. Se, al contrario, gli altri pasti fossero onnivori, non ci sarebbero problemi”. A prescindere dal regime alimentare, il concetto che rimane valido, a ogni età, è che ogni piatto debba contenere una quantità standard di macronutrienti.
Come richiedere un menù vegano nella mensa scolastica
C’è da considerare che oggi molte famiglie stanno abituando i loro figli a un’alimentazione quasi completamente vegetale e i benefici sono ormai certificati. La dieta vegana è associata a un minor rischio di diversi disturbi cardio metabolici come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e obesità.
Esiste proprio una normativa di legge che prevede e regola la dieta dei bambini nelle mense scolastiche. Secondo questa direttiva, deve essere proposta una varietà di alimenti propri della dieta mediterranea con particolare attenzione a frutta e verdura di stagione. Questa direttiva nel complesso costruisce una dieta ben bilanciata. Non esiste, però, una clausola verso altri regimi alimentari come quello vegetariano o vegano.
A seguito dei cambiamenti alimentari di moltissime famiglie, anche le nome hanno dovuto adattarsi. Le nuove Linee guida per la ristorazione collettiva del 2021. Nella normativa aggiornata parlando di “diete di esclusione” specificano che possono essere proposte solo se “validate e documentate da prescrizione medica” ma questo non si riferisce “alle diete per fini etici/culturali/religiosi” come sono quindi le diete vegetariane e vegane. In ogni caso basterà una semplice richiesta da parte dei genitori alla scuola.