Codice Unico Europeo affitti brevi: arriva la nuova regolamentazione e cambia la gestione, ecco tutte le novità da sapere.
Il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva il Codice Unico Europeo per la gestione degli affitti brevi, un testo che si focalizza soprattutto sulla raccolta e la condivisione dei dati riguardanti le locazioni brevi. Ecco cosa cambia per gli host e da quando entreranno in vigore le nuove regole.
Codice Unico Europeo affitti brevi
Nei giorni scorsi il Consiglio Europeo ha iniziato una nuova era nel settore degli affitti brevi, approvando il Codice Unico Europeo specifico per questo settore dell’accoglienza. Infatti, data la forte crescita in tutta Europa del comparto delle locazioni brevi, un testo unico era più che necessario. Il Codice nello specifico punta alla realizzazione di una banca dati europea unica, che possa migliorare la tracciabilità dei servizi e facilitare i controlli per ridurre l’evasione fiscale.
La nuova banca dati avrà lo scopo di tracciare e identificare precisamente tutti gli host e tutte le proprietà destinate alle locazioni brevi, e nello specifico gli host dovranno comunicare l’indirizzo della proprietà, il tipo di unità, il numero di posti letto e i propri dati d’identità, a prescindere che si tratti di persona fisica o giuridica. Una volta trasmessi i dati l’host riceverà un numero di registrazione unico che darà il via libera per l’affitto e che faciliterà i controlli. Questo numero dovrà comparire su tutti gli annunci relativi alla proprietà.
Nuova raccolta dati
Gli obblighi e le regole cambiano, di conseguenza, anche per i siti e le piattaforme online di prenotazione, che da parte loro dovranno raccogliere i dati e comunicare le informazioni alle autorità competenti. Non solo però, infatti sarà dovere delle piattaforme online controllare eventuali irregolarità degli host e la veridicità delle informazioni pubblicate. Se dovessero esserci difformità o irregolarità, il numero di registrazione verrà sospeso e l’annuncio rimosso. Le sanzioni per annunci illegali possono arrivare sia agli host non conformi che alle piattaforme che hanno permesso la pubblicazione dell’annuncio, per cui sicuramente aumenteranno i controlli da parte di queste ultime.
Per l’entrata in vigore del Codice c’è ancora tempo, poichè l’approvazione definitiva è arrivata il 18 marzo e il testo deve ancora essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE. Quando avverrà la pubblicazione, il testo entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo ad essa, e gli Stati membri avranno 24 mesi per adeguarsi alle nuove regole. In Italia qualcosa però è stato già fatto: il decreto Anticipi ha introdotto il CIN, ossia il Codice Identificativo Nazionale. Si tratta di un codice rilasciato dal Ministero del Turismo a chi propone in locazione breve un immobile o parte di esso, e che deve essere esposto sia nell’immobile stesso che sugli annunci online. Tuttavia, la procedura di rilascio non è ancora operativa.