Gelati, rivoluzione per il futuro di Algida e Grom: la scelta di Unilever è preoccupante, poiché getta un’ombra di incertezza sul destino di due marchi iconici nel panorama dell’industria alimentare.
Un cambio epocale si verifica in casa Unilever. La grande azienda multinazionale ha recentemente annunciato una radicale rivisitazione interna, focalizzata sulla separazione del ramo gelati come parte di un vasto processo di riorganizzazione aziendale. L’obiettivo principale è ridurre le spese complessive di 800 milioni di euro, con la conseguente riduzione di 7500 posti di lavoro dipendenti. La divisione dei gelati avverrà attraverso uno spin-off, e sebbene l’inizio del processo sia immediato, il suo completamento richiederà diversi mesi.
Rivoluzione per il futuro di Algida e Grom
Unilever ambisce a diventare una società più snella e concentrata dopo la separazione annunciata. L’azienda sarà suddivisa in quattro gruppi operativi, ognuno dedicato a un settore specifico:
– Bellezza e benessere;
– Cura personale;
– Assistenza domiciliare;
– Nutrizione.
La divisione dei gelati darà vita a una nuova azienda leader a livello globale in questo settore, includendo marchi di grande prestigio, con cinque dei dieci marchi più venduti al mondo. Questo cambiamento coinvolge anche il mercato italiano, con marchi come Algida e Grom facenti parte della nuova realtà.
Ian Meakins, presidente di Unilever, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è trasformare l’azienda in una realtà con una crescita più sostenuta e margini più alti, garantendo risultati coerenti per tutti gli stakeholder”.
Le prospettive sembrano positive sulla carta, anche se ci saranno implicazioni per coloro che perderanno il lavoro. Ma Unilever crede di poter migliorare ulteriormente le proprie performance attraverso questa iniziativa, che si tradurrà in un ampliamento del portafoglio aziendale.
La divisione dei gelati comporterà l’emergere di un’azienda autonoma, con possibili cambiamenti di strategia e forse di prezzo per marchi celebri come Algida e Grom, compresi prodotti iconici come Cornetto e Magnum. Questo processo non sarà rapido, ma si prevede di concludersi entro la fine del 2025.
Motivazioni e impatto sul mercato
L’analisi di Bloomberg fornisce una spiegazione della logica dietro questa decisione, evidenziando che il margine di profitto nel settore dei gelati è inferiore a quello della cura personale. Inoltre, la natura stagionale del prodotto richiede investimenti significativi in infrastrutture logistiche specifiche, come celle frigorifere.
La reazione positiva del mercato alla notizia dello spin-off è evidente, con un aumento del 6% delle azioni di Unilever. L’idea di avere un nuovo leader nel settore dei gelati, operante in modo autonomo, risulta allettante. Ma resta da vedere come questa nuova dinamica si evolverà nel lungo periodo. Il periodo esteso di ristrutturazione fino alla fine del 2025 comporta dei rischi potenziali.