Ti sei mai chiesto perché, dopo aver gustato un cornetto al bar, i tovagliolini non riescano a pulire le tue mani? C’è un motivo ben preciso
Niente panico, non sei solo! Molti di noi hanno sperimentato la frustrazione di strofinare le mani con quei tovagliolini sottili e ruvidi, ottenendo ben poco in termini di pulizia. La verità è che quei tovagliolini non sono progettati per pulire.
Come funzionano questi tovagliolini
Lo scopo dei tovagliolini che troviamo al bar, non sono progettati per pulirci il viso o le mani dopo una bella e gustosa colazione. Sono infatti creati per dare una barriera protettiva tra le tue mani e il cibo che stai per mangiare. Immagina di gustare un tramezzino unto o una fetta di torta con glassa: i tovagliolini impediscono che il grasso e lo zucchero si attacchino alle tue dita, garantendoti un’esperienza di consumo più piacevole e pulita.
La magia sta nel materiale di cui sono fatti: una speciale carta velina trattata con una resina plastica, chiamata resina poliammide-epicloridrina (PAE). Questa resina conferisce ai tovagliolini diverse proprietà: impermeabilità, respingono liquidi e grassi, evitando che si impregnino e rendano le mani unte. Antiaderenza: non si attaccano al cibo, facilitando la presa e la consumazione e infine rugosità: la superficie goffrata aumenta la sensazione di attrito, favorendo la presa di oggetti scivolosi.
Il prezzo per avere queste caratteristiche
Tuttavia, queste capacità di essere impermeabile, antiaderente e rugoso, hanno un costo. Si paga infatti con la scarsa capacità assorbente, ed è per questo che i tovagliolini non sono in grado di assorbire grandi quantità di liquidi, rendendoli poco efficaci per pulire le mani bagnate o sporche. Non sono affatto morbidi, anzi: la superficie ruvida e la resistenza all’acqua li rendono poco piacevoli al tatto. Non per ultimo, il fattore inquinamento: la resina plastica rende i tovagliolini non biodegradabili e non compostabili, costringendo a smaltirli nell’indifferenziato.
Alla luce di queste considerazioni, molti bar stanno iniziando a ripensare l’utilizzo dei tovagliolini, prendendo in considerazione l’uso di alternative ecosostenibili. Alcuni bar stanno infatti optando per tovagliolini in carta riciclata o biodegradabili, pur sacrificando in parte le proprietà di impermeabilità e antiaderenza.
Altri bar propongono tovaglioli di stoffa riutilizzabili, una scelta più ecologica ma che richiede un lavaggio frequente. In altrii casi, i bar scelgono di non fornire tovagliolini, invitando i clienti a utilizzare fazzoletti o tovaglioli personali, oppure come spesso capita, il cornetto o la pasta vengono presi con le pinze e gentilmente poggiati su un piattino.