L’incendio di Notre Dame e la scoperta shock: quello che gli studiosi non hanno detto
Era il 15 aprile del 2019 quando partì il devastante incendio che ha coinvolto la cattedrale di Notre Dame bruciando per ore intere e distruggendo la guglia ottocentesca progettata dall’architetto Jollet-le-Duc, diverse opere e la parte architettonica denominata “Foresta” un intrico di travi del 1220. Di fronte all’immensità dell’incendio tutto il mondo guardava uno dei maggiori simboli della cultura europea bruciare.
L’incendio di Notre Dame: parliamo della Cattedrale
La cattedrale è stata costruita a partire dal 1163 e finita nel 1344. Nel corso degli anni è stata vandalizzata più volte da grandi eventi storici del Paese come la Rivoluzione francese e la Comune, diventando poi protagonista di uno dei racconti più importanti francesi, ossia Notre-Dame de Paris, scritto da Victor Hugo come protesta e denuncia delle disuguaglianze sociali. Le cause scatenanti dell’incendio sono ancora poco chiare. La polizia giudiziaria di Parigi ha potuto escludere la pista della distruzione volontaria focalizzandosi piuttosto su elementi tecnici e del tutto accidentali.
Oggi sappiamo che dopo quel devastante incendio la Cattedrale riaprirà. Il Presidente Emmanuel Macron ha dichiarato la riapertura, con ripresa delle funzioni religiose, per la data dell’8 Dicembre. Quest’ultima non è una data qualsiasi in quanto coincide con la festa dell’Immacolata Concezione. Tale riapertura non mette fine ai complessi interventi di restauro, le cui tappe prevedono che la famosa Guglia già visibile e con in capo già la corona, la croce e il gallo dorato, sia pronta entro l’inizio dei Giochi Olimpici di Parigi che inizieranno il 26 Luglio, costruita in modo identico all’originale. Per il completamento del restauro invece si dovrà aspettare e sarà non prima del 2025.
La scoperta
La tragedia che si è consumata però ha permesso di scoprire cose che altrimenti non sarebbero mai state visibili agli studiosi. Architetti, studiosi e storici sono riusciti ad accedere a dettagli nascosti. In primis l’utilizzo del ferro, sono state rilevate delle graffette sulle pareti superiori non visibili nella struttura, tale utilizzo si credeva fosse stato inventato nel 13° secolo e invece sembra risalire proprio alla costruzione di Notre Dame. L’utilizzo di questo materiale rende la struttura del monumento molto più leggera in confronto alle altre cattedrali rendendolo un elemento fondamentale per la progettazione di questa famosissima cattedrale gotica.