I giovani non parlano più al telefono: quando squilla non vogliono rispondere, e preferiscono parlare su Whatsapp, ecco perchè.
Le differenze generazionali ci sono sempre state, e sempre ci saranno, e quella del rapporto con il telefono cellulare è sicuramente una delle più importanti. I giovani di oggi, che con il cellulare ci vivono, odiano parlare al telefono, e non rispondono quasi mai quando li si chiama, ecco perchè.
Il cellulare è nelle nostre vite da un tempo relativamente breve, ma nonostante ciò è diventato parte integrante della quotidianità di chiunque. Se c’è però chi lo usa ancora come un vecchio telefono a gettoni, la Generazione Z lo utilizza come se fosse un’estensione del braccio o del cervello. I giovani infatti vivono con il cellulare in mano, ci vanno persino a dormire (cosa che, tra l’altro, fa malissimo!), ma il paradosso più grande, è che non lo usano quasi mai per parlare al telefono.
La Gen Z odia il telefono, quando questo deve fungere da telefono! Preferiscono chattare e usare i social, rimanere connessi in altri modi insomma, che non contemplino il parlare a voce con gli altri usando lo smartphone. Se tuo figlio non ti risponde mai quindi, non c’è da preoccuparsi, è semplicemente figlio del suo tempo! Cosa spinge però i ragazzi ad avere questo rapporto così contrastante con lo smartphone? A rivelarlo è il Times of London, che ha fatto un sondaggio proprio su questo.
Il Times of London ha intervistato tantissimi ragazzi tra i 18 e i 34 anni, quelli che fanno parte quindi della Generazione Z, e ha chiesto loro se rispondono volentieri al telefono quando ricevono una chiamata. Il 70% degli intervistati ha risposto con un sonoro “NO”, e il motivo è l’ansia. Infatti, stando alle risposte del sondaggio, le telefonate sono considerate “stressanti” e “portatrici di brutte notizie”. Inoltre i ragazzi, abituati come sono a comunicare tramite faccine, frasi tagliate e video di TikTok, non sanno più affrontare una conversazione in tempo reale, per cui lo squillo del telefono genera in loro parecchia ansia.
E non si tratta di ansia lieve, ma di vero e proprio panico, almeno per il 31% degli intervistati dal sondaggio! La fonte principali di questa ansia deriva dal fatto di non saper gestire le situazioni in maniera estemporanea, per cui il rifugio dei messaggi, cui si può rispondere con tranquillità, magari elaborando una risposta ponderata, diventa assai più confortevole! Quello che accade spessissimo infatti è che questi giovani rispondano con un messaggio o un vocale a chi li ha chiamati, anche pochi secondi dopo la chiamata, ma che si rifiutino di parlare a voce.
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