Se hai carenza di vitamina D, ecco la guida definitiva per reintegrarla: fai così per risolvere il problema, lo dicono gli esperti.
Uno studio recentissimo ha fornito delle nuove indicazioni su come reintegrare la vitamina D quando questa è carente, sia tramite la dieta che con l’uso degli integratori. Ecco cosa si deve fare quando si ha carenza di vitamina D, e quali sono i rischi se questa molecola viene meno.
Su Endocrine Reviews, una rivista di rilievo nel campo medico, è da poco comparso uno studio aggiornato sulla vitamina D, sui suoi rischi quando c’è carenza e che spiega, soprattutto, come reintegrarla nel nostro organismo. Sappiamo già tutti che la vitamina D si produce tramite la pelle esposta al sole, e che più si invecchia, meno vitamina D si produce. Quando questa diminuisce, il nostro fisico fa più fatica ad assorbire il calcio, causando tutta una serie di problemi di natura ossea, tra cui un aumento del rischio di fratture.
Quando invece questa molecola non è carente nel nostro organismo, i benefici sono davvero tanti, e risultano da nuovi studi che l’hanno messa in correlazione con moltissime malattie. Si è scoperto, tra le altre cose, che livelli alti di vitamina D apportano benefici nella riduzione di cancro, malattie autoimmuni, eventi cardiovascolari e diabete! Insomma, i lati positivi di questa molecola sono veramente numerosi, ma come fare quando manca e il nostro fisico ne produce in quantità insufficiente? Ecco la risposta degli esperti.
Questo studio fa luce anche su un dilemma cui ci si trova di fronte quando ci si accorge di avere una carenza di vitamina D: fare una dieta oppure prendere degli integratori? Sicuramente la via degli integratori si rivela essere più efficace in meno tempo nei soggetti più gravi, ma va scelta sempre preferibilmente su consiglio medico, secondo le sue indicazioni specifiche. In linea di massima però si può dire che la somministrazione giornaliera è la più efficace.
Riguardo la dieta migliore da seguire per reintegrare la vitamina D nell’organismo invece, gli esperti suggeriscono di mangiare pesce, uova, formaggi, burro e funghi, tutti alimenti che ne sono ricchi. Essendo molti di questi degli alimenti grassi però, è meglio non abusarne e farsi creare un piano alimentare studiato ad hoc dal proprio nutrizionista, in modo da dare all’organismo il giusto apporto di vitamina D senza mandarlo in deficit di altro e senza appesantirlo di grassi e sostanze non proprio salutari. Infine, il miglior modo per far tornare alti i livelli di questa molecola, è esporsi ai raggi solari, ma farlo proteggendo la pelle con delle creme solari adatte e di buona qualità!
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