In molti potranno dire addio alla dentiera, perchè sta per iniziare il trial per un farmaco che fa ricrescere i denti: ecco come funzionerà.
Una volta che i denti cadono non c’è più nulla che si possa fare per farli ricrescere..o almeno finora. Infatti, a breve partirà il primo trial sugli esseri umani di un farmaco che promette proprio di far ricrescere i denti. Ecco come funzionerà e quali sono le aspettative degli esperti.
A nessuno piace andare dal dentista, sia per i dolori lancinanti che accompagnano anche gli interventi più semplici, sia per l’aspetto economico, anch’esso abbastanza doloroso. Quando si hanno problemi ai denti, l’appuntamento con il dentista diventa un’abitudine, e si fa di tutto per correggere la direzione della dentatura, per evitare la formazione di carie e per trattare le problematiche più importanti. Quello a cui tutti i dentisti puntano, è non arrivare alla caduta del dente, perchè quando un dente cade, per lui è proprio la fine.
Dopo la perdita dei denti quindi, fino ad oggi l’unica possibilità per i poveri pazienti per avere una dentatura completa, è ricorrere alla dentiera. A breve però le cose potrebbero cambiare, perchè in Giappone sta per iniziare uno studio clinico su 30 adulti sani di un farmaco in grado di far ricrescere i denti. Il farmaco è stato testato in passato, con esiti positivi, su topi e furetti affetti da agenesia dentale (ossia da assenza congenita di alcuni denti), ma stavolta il trial si farà sugli esseri umani.
La start-up giapponese Toregem Biopharma, affiliata con l’Università di Kyoto, ha annunciato che il primo trial sugli esseri umani di questo portentoso farmaco partirà a settembre e vi prenderanno parte 30 pazienti sani, tutti di sesso maschile, e che hanno un’età compresa tra i 30 e i 64 anni. A tutti questi pazienti manca almeno un dente molare, e il trial ha come obiettivo, in questa fase, quello di assicurare la sicurezza del farmaco. Per farlo, i pazienti riceveranno il farmaco via endovena, e questo andrà ad inibire la proteina Usag-1, che contrasta le proteine Bmp e Wnt, che invece stimolano lo sviluppo dentale.
La seconda fase del trial testerà invece l’efficacia del farmaco sui bambini tra i 2 e i 7 anni che soffrono di agenesia dentale, e a cui mancano almeno quattro denti dalla nascita. Nei precedenti test sugli animali, una sola somministrazione era stata sufficiente a stimolare la formazione e la crescita di un intero dente in un topo sano. Ovviamente c’è ancora molta strada da fare per arrivare alla commercializzazione di questo farmaco, ma la speranza è quella di poter dire addio alla dentiera e agli impianti dentali in un arco di tempo medio-breve, e anche a tutti i dolori del dentista di cui abbiamo parlato in apertura!
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