Stop assegno di divorzio: le mogli non lo prendono più in questo caso, e i mariti possono tirare un sospiro di sollievo.
C’è un caso specifico in cui un marito può rifiutarsi di pagare l’assegno di divorzio alla ex moglie, ma deve dimostrare di essere nel giusto. Ecco come funziona e quando per le mogli svogliate un giudice può togliere definitivamente l’assegno di divorzio: in tantissimi tireranno un sospiro di sollievo.
Quando un matrimonio finisce, spesso a farne le spese maggiori in termini economici sono gli uomini. Questo deriva dalla cultura patriarcale che in passato vedeva le donne completamente dipendenti dal marito dal punto di vista economico, e il retaggio di una società che ormai sta scomparendo continua ad avere la meglio in termini di legge. Ecco perchè molto spesso è l’uomo a dover lasciare la casa coniugale ed è lui a dover mantenere la ex moglie con un assegno mensile.
Ovviamente ogni caso è da valutare in maniera distinta, ma parlando in generale, tutti i mariti che divorziano dalla moglie devono pagarle l’assegno di mantenimento, e in più versarne un altro per eventuali figli, almeno fino alla loro maggiore età. Se per i figli non c’è scampo (giustamente), per quanto riguarda l’assegno di divorzio alla ex moglie, molti mariti potrebbero giovare dalla notizia che possono presentare una domanda di sospensione al giudice, e che questi può approvarla. Affinchè questo avvenga però, deve sussistere una ben specifica situazione.
Ne è un esempio la sentenza n.800 del 29 aprile 2024 della Corte d’Appello di Venezia, che ha revocato alla moglie di un imprenditore benestante l’assegno di divorzio. La donna infatti, nonostante il titolo di architetta di interni, non aveva mai svolto una regolare attività durante il matrimonio, e per scelta aveva preferito fare lavori saltuari anche quando non c’erano ancora figli. Durante gli anni di matrimonio, il marito aveva provato a spronarla e a farle avviare attività imprenditoriali, la donna non ha mai colto le opportunità lavorative.
Secondo la Corte, la donna non ha quindi diritto all’assegno di divorzio, perchè le sue scelte lavorative non sono dipese dalla volontà (e necessità) di dedicarsi al marito e ai figli. Ciò detto, va specificato che l’assegno di divorzio ha lo scopo di compensare la differenza economica tra i coniugi, che non ci sarebbe stata se uno dei due non avesse rinunciato al proprio lavoro (totalmente o in parte) per dedicarsi, per scelta comune, alla famiglia e ai figli. Quindi, tirando le somme, se una donna decide volontariamente di non lavorare o di farlo in modo blando, non ha diritto all’assegno perchè non c’è nulla da compensare.
Le vincite al Lotto sono un miraggio? Forse non lo sai ma con questo metodo…
Segni zodiacali e caldo torrido: ognuno reagisce in modo diverso, ecco come ognuno sta vivendo…
I numeri angelici negativi evidenziano un periodo della vita non positivo. Se vedi questo in…
È bellissima ma anche una pianta infestante velenosa spesso e volentieri presente in giardino: eliminala…
Fai molta attenzione al rawdogging in aereo: ecco cosa rischi a stare ore e ore…
Piatti unti e puzzolenti senza speranza? Il rimedio esiste ed è antichissimo con soli due…