Le scimmie urlatrici sono le vittime del caldo infernale in Messico: le conseguenze di questo caldo torrido sono davvero terribili!
Un’apocalisse silenziosa si sta consumando nelle foreste del Messico. Un’ondata di caldo infernale, alimentata dai gas serra che avvelenano il nostro pianeta, sta devastando la fauna selvatica, mietendo vittime tra le creature più fragili e innocenti: le scimmie urlatrici.
Questi primati iconici, simbolo della foresta pluviale, stanno soccombendo a decine, vittime di colpi di calore e disidratazione. Il loro grido urlatore, un tempo risuonante tra la vegetazione rigogliosa, è ora sostituito da un silenzio assordante, preludio di una tragedia annunciata.
La siccità, complice del caldo estremo, ha trasformato il loro habitat in un inferno arido. Le lagune dove si abbeveravano sono prosciugate, i frutti marciscono sui rami e le foglie, un tempo fonte di nutrimento, sono diventate carta velina. La fame e la sete le divorano, spingendole a compiere gesti disperati: si arrampicano sui rami più alti, alla ricerca di un po’ d’ombra e di sollievo, ma spesso cedono stremate, precipitando al suolo.
Le immagini che provengono dal Messico sono strazianti. Famiglie intere di scimmie urlatrici ritrovate senza vita, i piccoli adagiati accanto ai corpi dei loro cari. Un panorama desolante che dipinge un quadro terribile: l’estinzione di queste creature è a un passo.
La situazione nello Stato di Tabasco è particolarmente critica. Qui, oltre 80 esemplari sono stati rinvenuti morti, decimando una popolazione già fragile e minacciata. Il dottor Gilberto Pozo, biologo specializzato in fauna selvatica, descrive scene apocalittiche: “Cadevano dagli alberi come mele, disidratate e agonizzanti. Morivano nel giro di pochi minuti”. L’aluatta dal mantello, la specie colpita da questa moria, è già classificata come vulnerabile. Ora, l’ondata di caldo rischia di spingerla sull’orlo del baratro, condannandola all’estinzione.
Ma il Messico non è l’unico Paese ad affrontare questa drammatica realtà. In tutto il mondo, animali di ogni specie stanno subendo le conseguenze del cambiamento climatico, perdendo il loro habitat, la loro fonte di cibo e la loro stessa vita.
Nel frattempo, in Messico si lotta contro il tempo per salvare le urlatrici superstiti. Un’operazione disperata, ma necessaria per dare speranza a una specie iconica che rischia di scomparire per sempre. Distribuzione di acqua e cibo nelle foreste, soccorsi agli animali feriti e reintroduzione in natura quando le condizioni lo permetteranno: ogni sforzo è prezioso per contrastare questa moria e dare speranza a un futuro migliore.
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