L’Italia non è un paese per le mamme. Una donna su cinque perde il lavoro

L’Italia non è un paese per le mamme. C’è una grave crisi delle nuove nascite, non ci sono molte scelte o lavori o sei mamma.

l'Italia non è per le mamma
l’Italia non è per le mamma – palidoronews.it

 

Oggi più che mai la maternità è al centro di molti dibattiti. Nel Paese ci sono sempre meno madri e le ragioni sono molte. Continuano a diminuire le donne che deciso di avere dei figli. La natalità è sempre più in calo e le statistiche iniziano a far preoccupare sempre di più. Vediamo insieme cosa sta succedendo.

L’Italia non è un paese per le mamme

Nel 2023 l’Italia ha raggiunto un nuovo minimo storico nascite ormai stabile sotto i 400 mila, con un calo del 3,6% rispetto al 2022. Le donne scelgono volontariamente di non avere figli oppure di non farne altri anche se li vorrebbero. I dati sono davvero preoccupanti, considerando anche che le poche che decino di averne alla fine si ritrovano disoccupate o discriminate, si conta in media che una donna su cinque perde il lavoro. Inoltre il nostro sembra sia il Paese europeo con la più alta età media delle donne che partoriscono il primo figlio, la media è dai 31,6 anni in su. Addirittura si stima che le mamme over 40 siano l’8,9%.

Insomma, sembra che la fecondità aumenta nel momento che si trova una stabilità economica per poi di nuovo rimanere senza stipendio e una posizione sociale subito dopo la nascita. Quindi la domanda che spesso una donna si fa è “Voglio un figlio, ma quanto ne vale la pena?”. Una domanda che non dovrebbe proprio esistere perché dovrebbe semplicemente essere una scelta spontanea ma solo con le giuste condizioni si può realizzare e a quanto pare non ci sono.

Perché le donne non fanno figli

maternità e lavoro
maternità e lavoro – palidoronews.it

 

La frase più generica che sento è “Perché oggi come oggi non è possibile farli”. Analizziamo più a fondo il problema. In Italia se una donna desidera fare carriera e essere madre è ancora molto difficile. Questo perché il gap di genere è ancora fortissimo. Inoltre i costi sono davvero elevati e se la conseguenza è che si perde il lavoro, un’altra frase che sento sempre dire è, “che gli do da mangiare a mio figlio?”. Forse un’affermazione un po’ estrema, ma se si arriva a preoccuparsi di una cosa del genere è perché non ci sono le condizioni per mettere al mondo dei figli e non pensare affatto a questo.

Insomma, tirando le somme il risultato è questo:

  • 1 mamma su 5 esce fuori dal mercato del lavoro dopo il parto.
  • Nel totale delle dimissioni volontarie presentate dai genitori, il 72,8% è dalla parte delle mamme.
  • Nel 41,7% dei casi il licenziamento è motivato dall’impossibilità di gestire i figli mentre si lavora.

 

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