Percezione della vecchiaia: ecco chi sono i nuovi anziani

La percezione della vecchiaia è cambiata considerevolmente, e oggi a 70 anni si è ritenuti ancora giovani. Ecco chi sono i nuovi anziani.

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Quanti di noi, pensando ai propri nonni, hanno un’immagine di loro già da anziani, con occhiali, capelli bianchi e tutto il corredo? Pensare poi che quando noi eravamo bambini loro avevano 50 o 60 anni fa spalancare gli occhi, e il motivo è che a cambiare è la percezione che tutti abbiamo dell’essere anziani.

Percezione della vecchiaia

In passato si era fortunati ad arrivare a 60 anni, l’età media era molto più bassa di oggi e si invecchiava prima, a causa di tutta una serie di fattori sia sociali che esterni. Non è strano infatti vedere foto dei nostri nonni e pensare che “sono nati vecchi”, quando in realtà in quell’immagine avevano la nostra età di oggi o quella dei nostri genitori. Io per esempio ho un ricordo di mio nonno che è cristallizzata nel tempo, e che mi riporta alla stessa immagine a prescindere che avesse 60 o 80 anni, e se solo penso che mio padre ora ha la sua età, mi viene quasi da ridere perchè lo considero ancora giovane.

A far emergere questo fenomeno non sono io, ma uno studio della rivista Psychology and Aging, dove i ricercatori dell’Università Humboldt di Berlino, dell’Università di Stanford, dell’Università del Lussemburgo e dell’Università di Greifswald hanno portato alla luce un cambiamento nella percezione dell’anzianità. A guidare la ricerca c’è Markus Wettstein, che spiega che “l’aspettativa di vita è aumentata notevolmente negli ultimi decenni, il che potrebbe contribuire a una visione più tardiva della vecchiaia. Allo stesso tempo, alcuni aspetti della salute sono migliorati, tanto che le persone di una certa età che in passato erano ritenute anziane oggi potrebbero non essere più considerate tali”.

I nuovi anziani

I nuovi anziani
I nuovi anziani – Palidoronews

Per arrivare al risultato ottenuto, la ricerca è durata ben 25 anni, durante i quali quasi 15.000 partecipanti sono stati intervistati e hanno dovuto rispondere a tantissime domande, che gli chiedevano, man mano che il tempo passava, a che età una persona potrebbe essere considerata anziana. I risultati sono incredibili: quando i partecipanti nati nel 1911 avevano 65 anni, fissavano l’inizio della vecchiaia a 71 anni, mentre quando ad avere 65 anni sono stati i partecipanti nati nel 1956, alla stessa domanda la risposta era “74 anni”.

Inoltre, la percezione della vecchiaia si sposta anche con l’aumento dell’età delle persone, e pertanto compiuti i 74 anni, i partecipanti indicavano l’inizio della vecchiaia a quasi 77 anni. Infine, dallo studio sono emerse anche differenze sociali e di salute: le donne tendono a considerare le persone anziane due anni dopo rispetto agli uomini, le persone sole con condizioni di salute peggiore, individuano l’inizio della vecchiaia prima di chi è più in salute, e così via.

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