Minerva sfida ChatGPT, è l’intelligenza artificiale italiana e vuole diventare la principale concorrente della famosa cugina.
Anche in Italia abbiamo sviluppato una chat di intelligenza artificiale che vuole dare del filo da torcere alla ben più nota ChatGPT, di cui ormai tutti conosciamo le funzionalità. Si chiama Minerva l’intelligenza artificiale italiana, ed ecco come funziona.
Minerva sfida ChatGPT
ChatGPT è l’intelligenza artificiale che oramai si trova su quasi tutti i dispositivi elettronici e che aiuta aziende e privati a rielaborare testi, a risolvere problemi e ad analizzare dati. Fino ad oggi sembrava essere l’unica chat di intelligenza artificiale in circolazione, ma dalla Sapienza di Roma arriva una validissima alternativa, che vuole dare del filo da torcere a ChatGPT. Si chiama Minerva e nasce grazie al gruppo di ricerca Natural Language Processing (Nlp) dell’Università La Sapienza di Roma, all’interno di Fair, Future Artificial Intelligence Research e il supercomputer Leonardo del Cineca.
Minerva in realtà non è una semplice chat, ma un insieme di modelli di Intelligenza Artificiale generativa che il gruppo di ricercatori utilizzerà per addestrare i futuri Large Language Model (come ChatGPT) interamente in italiano, insegnando oltre 500 miliardi di parole del nostro vocabolario. Alla guida del Natural Language Processing della Sapienza c’è Roberto Navigli, che ha spiegato che “la caratteristica distintiva dei modelli Minerva è il fatto di essere stati costruiti e addestrati da zero usando test di ad accesso aperto, al contrario dei modelli italiani esistenti che sono basati sull’adattamento di modelli come LLaMA e Mistral, i cui dati di addestramento sono tuttora sconosciuti”.
Come funziona Minerva
Per capire come funziona ogni modello Minerva, è essenziale capire come i ricercatori hanno addestrato questi modelli: hanno preso un enorme insieme di fonti sia italiane che inglesi online e documentate, arrivando ad un totale di parole che supera i 500 miliardi di unità. In questo modo i modelli sono hanno ricevuto un’istruzione al pari che se avessero letto 5 milioni di romanzi in lingua italiana con delle influenze inglesi. I modelli Minerva sono già disponibili, ma solamente per la comunità scientifica di Fair, il progetto guidato dal Consiglio nazionale delle ricerche che si occupa di realizzare proprio la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale.
L’uso di Minerva arriverà anche a disposizione dei singoli utenti, ma non è ancora chiaro con quali tempistiche. Si tratta di un progetto importante, che vuole fornire delle fondamenta trasparenti per i sistemi di intelligenza artificiale, in modo da poterli applicare ad ambiti diversi, che vadano dalla comprensione del linguaggio naturale alla generazione di un testo.