Scoperta shock su polpi, pesci e insetti, la dichiarazione degli studiosi
Una dichiarazione destinata a scrivere la storia quella dei ricercatori riguardo vertebrati ed invertebrati. Anche loro provano dolore, hanno una coscienza e provano anche altre sensazioni.
39 rivoluzionari scienziati e ricercatori tra cui psicologi, neurobiologi, zoologi e filosofi hanno riscontrato che non solo le scimmie e gli elefanti, ma anche pesci, uccelli, polpi e insetti hanno una coscienza. “Dichiarazione di New York sulla coscienza animale” è il nome del documento presentato nei giorni scorsi in una conferenza alla New York University. Sarà un testo determinato ad avere forti implicazioni sulla considerazione che abbiamo degli animali e del loro regno. Rivalutando le capacità dei vertebrati e di alcuni invertebrati basandosi su studi sui comportamenti cognitivi è una dichiarazione rivoluzionaria. Gli studiosi ritengono che queste creature siano dotate realmente di coscienza.
Tesi che si è già estesa anche ad altre tipologie di animali come detto sopra. A sostegno della stessa ci sono sia le ricerche riguardanti altre tipologie di animali, l’esperienza pratica che li porta a ritenere possibile quest’eventualità e in più bisogna tenere questo fatto in considerazione in quanto condiziona le scelte che l’uomo fa quotidianamente nei confronti degli animali.
Gli indicatori che vanno a dimostrare la veridicità di queste affermazioni si riscontrano nella capacità di pianificazione, problem solving, capacità di imparare da comportamenti precedenti ecc che queste specie adottano nella loro vita quotidiana. Qualora tale tesi risultasse vera, si andrebbe anche a confermare la possibilità che gli animali percepiscano sensazioni come ad esempio il dolore. Si dovrebbe quindi discutere ancora di più sui metodi applicati oggi in vari campi, che non sempre garantiscono il benessere animale, come ad esempio le forme di allevamento e la sperimentazione animale. L’obiettivo della Dichiarazione è quindi studiare ancora più a fondo in questo campo con il supporto di altri scienziati. Il fine è quello di orientare le decisioni dei vari governi dei paesi del mondo verso scelte che tutelino e garantiscano i diritti degli animali come esseri senzienti e capaci di provare emozioni e sentimenti. Ad oggi soprattutto nel nord Italia esistono circa 140 mila allevamenti intensivi, in cui gli animali sono costantemente sottoposti a maltrattamenti gratuiti e si trovano in condizioni deplorevoli.
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