Alcuni cibi nei supermercati che si acquistano quotidianamente sono fatti con gli insetti. Ti svelo quali sono e preparati a rimanere senza parole.
Oramai è noto che è stato approvato l’uso di farine di insetti per la produzione di alimenti. Il decreto sosteneva che questi cibi sarebbero dovuti essere messi in un reparto apposito dando la possibilità di scelta al consumatore. Purtroppo non per tutti è così, ci sono altri criteri ancora che prevedono la presenza di insetti negli alimenti senza che gli acquirenti ne siano a conoscenza. Noi, però, abbiamo deciso di mettere nero su bianco. Vediamo insieme quali sono questi alimenti.
Cibi fatti con gli insetti
Partiamo dal presupposto che possiamo dividere l’elenco in due categorie. La prima sono gli alimenti che contengono volontariamente degli insetti e la seconda quelli che ne contengono una quantità involontaria. Partiamo dalla prima categoria e vediamo tra gli alimenti che consumiamo di più è lo spritz. Ecco, per un chilo di colorante rosso dei bitter ci vogliono tra gli 80mila e i 100mila insetti. Così come lo yogurt alla fragola, la marmellata di frutti rossi, la zuppa inglese, le pesche al cioccolato e il succo frutta all’arancia rossa.
Alimenti fatti con gli insetti involontariamente
Può sembrare paradossale ma gli insetti, anche involontariamente, finiscono nel cibo. Addirittura in Italia il Ministero ha diramato un decreto che regola il quantitativo massimo (in percentuale) di insetti che possono stare nel cibo (50 frammenti di insetto per ogni 50g di cibo). Si stima infatti che ogni italiano consumi in media 500g di insetti all’anno. In agricoltura, il contatto con gli insetti è inevitabile, anzi la presenza di qualche animaletto nelle nostre verdure vuol dire meno pesticidi. Uno di questi è il vino e l’olio d’oliva.
Nel mondo vengono consumate ben 1900 specie di insetti. Da qualche anno si parla sempre più spesso di insetti nella dieta umana ma non sono da considera “il cibo del futuro”. Gli insetti commestibili e approvati dall’UE sono: larva della farina gialla, locusta migratrice e il grillo domestico.
Una scelta che non dovrebbe spaventare
Chiaramente non si tratta del fatto che stanno impazzendo tutti, piuttosto di cercare di sensibilizzare e mettere al corrente le persone che questi alimenti dovrebbero essere normalizzati. Degli studi hanno dimostrato, infatti, che l’integrazione di insetti nei pasti possa essere un’ottima alternativa alle classiche proteine di origine animale. Dal punto di vista nutrizionale, i grilli infatti contengono la stessa quantità di proteine del pollo ma in aggiunta hanno grandi quantità di fibre, vitamine e minerali.
In pochi sanno che sono un’ottima fonte di riserva d’acqua. Per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessari ben 15000 litri di acqua, mentre per gli insetti solamente 800 litri.
Resta comunque il fatto che gli insetti sono animali, quindi da un punto di vista etico non cambia granché per chi sceglie già di non mangiare carne. Se segui un’alimentazione onnivora, invece, considerare l’introduzione degli insetti nella tua dieta contribuirebbe a uno stile di vita più ecosostenibile.