Tra le giornate afose di luglio e il ritorno al caos di settembre, un’idea rivoluzionaria si fa largo: la scuola rimane aperta in estate
Grazie all’impegno di migliaia di mamme, tra cui le instancabili Mammadimerda, e al sostegno di WeWorld Onlus, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stanziato 400 milioni di euro per portare avanti il piano “Scuole Aperte d’Estate”.
Basta con i lunghi pomeriggi davanti alla TV o sui divani! Da quest’anno, le scuole elementari e medie di tutta Italia potranno offrire agli studenti un’alternativa stimolante e inclusiva: attività di recupero, laboratori creativi, corsi di musica, sport e coding per rinforzare le competenze e coltivare nuove passioni.
L’obiettivo, come sottolinea Francesca Fiore di Mammadimerda, è contrastare il summer learning loss, quel fenomeno che penalizza maggiormente i bambini che durante l’estate non hanno accesso a costose attività extrascolastiche.
La petizione “Ristudiamo il calendario”, lanciata da Mammadimerda e WeWorld Onlus, chiede una rimodulazione dell’anno scolastico con solo due mesi di vacanze estive e periodi di pausa più brevi durante l’anno. Un’idea che ha già raccolto 50.000 firme e che apre a un dibattito acceso ma necessario.
A primo colpo, come ho sentito parlare di questa iniziativa mi sono preoccupata. Pensavo tornare a scuola d’estate significasse far stare i ragazzi sui banchi ad ascoltare lezioni e a studiare libri enormi. Per fortuna era solo un malinteso. In realtà questo progetto, potrebbe essere un motivo di crescita e di creare maggiori stimoli negli studenti. Se ripenso alle mie estati nel mio piccolo paese della Maremma, le ricordo abbastanza piatte. Ogni tanto andavamo al mare, qualche volta mi vedevo con le mie amiche della città più vicina o andavo da mia zia per passare qualche settimana con mia cugina. Ma niente di veramente stimolante, se non qualche lettura sporadica di qualche libro.
L’invito quindi, è a guardare oltre l’estate e a ripensare la scuola nella sua totalità. Edifici moderni e funzionali, orari flessibili, attività extrascolastiche accessibili a tutti: questi sono solo alcuni dei tasselli di un mosaico più ampio, in cui la scuola diventa un luogo di crescita, socializzazione e formazione a 360 gradi, per tutti i bambini e i ragazzi.
Investire nella scuola significa investire nel futuro del nostro Paese. Studenti motivati, cittadini consapevoli, professionisti preparati: questa è la sfida che ci attende. Un impegno che richiede coraggio, visione e la collaborazione di tutti: genitori, insegnanti, istituzioni e, soprattutto, la voce di chi ha più a cuore il futuro: i nostri figli.
Le vincite al Lotto sono un miraggio? Forse non lo sai ma con questo metodo…
Segni zodiacali e caldo torrido: ognuno reagisce in modo diverso, ecco come ognuno sta vivendo…
I numeri angelici negativi evidenziano un periodo della vita non positivo. Se vedi questo in…
È bellissima ma anche una pianta infestante velenosa spesso e volentieri presente in giardino: eliminala…
Fai molta attenzione al rawdogging in aereo: ecco cosa rischi a stare ore e ore…
Piatti unti e puzzolenti senza speranza? Il rimedio esiste ed è antichissimo con soli due…