Coltivare melanzane e pomodori sulla stessa pianta, oggi si può grazie all’innovativo metodo direttamente dall’India
Ottima resa perfino in ambienti urbani, la nuova tecnica dell’innesto creata dagli scienziati indiani capace di riprodurre due ortaggi diversi in una sola pianta.
E’ sempre più di tendenza ormai coltivare piante da frutta e ortaggi anche se non si possiede un giardino o un orto ad hoc. Per questo molti si accontentano anche di piccoli spazi ricavati in un balcone o un terrazzo. Sicuramente la gratificazione di cucinare e presentare in tavola alimenti coltivati e fatti crescere direttamente da noi è qualcosa di raro e speciale. Ma come si può sfruttare al massimo gli spazi angusti a disposizione per riuscire ad unire colture differenti insieme?
Praticata da secoli, l’innesto è la tecnica di coltivazione perfetta per questo intento, è un metodo di riproduzione vegetativa che dà alla pianta la capacità di generare due diverse tipologie di ortaggi, frutti e anche fiori. Con questa tecnica, avendo una sola pianta in un piccolo spazio e risparmiando così l’acqua per l’innaffiatura, si possono coltivare ortaggi diversi. Ma ci sono anche altri vantaggi, infatti l’innesto consente di crescere piante più resistenti sia ai danni ambientali che all’attacco dei parassiti, riducendo non di poco l’uso dei pesticidi chimici.
I ricercatori indiani, grazie alla sapiente conoscenza di questo metodo, hanno studiato un tipo di innesto che permette di coltivare sulla stessa pianta pomodori e melanzane. “Brimato”, così è stata ribattezzata la pianta relativa a questa scoperta ed è il risultato di una varietà di melanzana “Kashi Sandesh” e una varietà di pomodoro “Kashi Aman”. Quando le piante di pomodoro hanno dai 22 ai 25 giorni e quelle di melanzane dai 25 ai 30 giorni, viene effettuato l’innesto, la cui tecnica è quella della divisione e giunzione. Dopo aver effettuato l’innesto, le piante vengono lasciate in un’atmosfera protetta per una settimana circa, luogo in cui la temperatura, la luce e l’umidità sono mantenute a un livello consono per la riuscita. In un secondo momento, le piante vengono invece spostate in un posto esposto solo parzialmente alla luce per restarci un’altra settimana. L’ultima parte del processo consiste nel trapiantare le piante in un campo dove saranno esposte alle condizioni ambientali naturali. I risultati di questo esperimento fanno ben sperare: una pianta di Brimato è capace di produrre fino a 3,4 kg di melanzane (circa 9 frutti) e 2,3 kg di pomodori (circa 36 frutti).
Dopo questi risultati è inutile dire che i vantaggi di questo metodo siano innegabili.
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