Malattia carnivora giapponese: i primi casi in Italia, tanta la preoccupazione
Come è stato già per il Covid-19, un’altra malattia già conosciuta sta per invadere l’Italia, si riscontrano già i primi casi.
Malattia carnivora giapponese: paura per l’Italia
Notizie shock dal Giappone, una nuova sindrome si sta diffondendo per tutto lo Stato, parliamo dello shock tossico da streptococco A (STSS). Questa malattia già dai primi tre mesi dell’anno, a causa della rapida diffusione, si sta ampliando tanto da allarmare la comunità scientifica. E’ conosciuta anche come malattia carnivora a causa della necrosi che colpisce i tessuti del corpo, condizione che può essere fatale e quindi portare alla morte. Questo batterio che per lo più conosciamo come innocuo, può arrivare a diversi gradi di gravità. Nella forma più leggera provoca cellulite, impetigine e scarlattina, nelle forme più gravi si inizia con i classici sintomi come febbre, nausea, dolori muscolari ecc fino ad arrivare a necrosi e insufficienza degli organi. Il ceppo di riferimento è conosciuto come ceppo M1UK e come tutte le malattie batteriche e i virus, la rapida espansione è dovuta alla moltiplicazione veloce ed alle varie mutazioni che rendono, in questo caso i batteri più forti e più contagiosi.
Come avviene il contagio
Viene provocata da diversi batteri come lo Staphylococcus aureus, il Clostridium sordellii e Vibrio vulnificus anche se in Giappone al momento viene provocata dagli streptococchi del gruppo A. La mortalità rilevata varia dal 20% fino al 60%, un dato altissimo che è il frutto di diversi fattori. La malattia è infatti incentivata dalle infezioni delle pelle e dei tessuti derivate da tagli chirurgici, oppure da altre infezioni come la varicella, o alcolismo e diabete. Può avvenire anche durante il parto una trasmissione di questi letali batteri. Un altro fattore da considerare deriva dal fatto che il lockdown avrebbe portato gli individui a chiudersi in casa e quindi ad abbassare le proprie difese immunitarie rendendo le persone più vulnerabili a questi contagi.
La preoccupazione è così grande che la FIFA si è trovata costretta ad annullare la partita di Coppa del Mondo tra Giappone e Corea del Nord, tanto che non solo non è stata appunto giocata ma non è prevista una successiva riprogrammazione a causa del rischio sopraindicato che sta portando il Paese in un grande stato di agitazione.