La cosiddetta carne di soia non è un alimento solo per vegani, ma ha tantissimi benefici per tutti, ecco come cucinarla e trattarla.
Quando si parla di carne di soia ci si riferisce al tempeh, e erroneamente si pensa che sia un alimento esclusivamente destinato ai vegani, ma non è così. Questo prodotto è perfetto anche per gli onnivori, e ha tantissimi benefici. Ecco quali vantaggi apporta all’organismo e come cucinarlo al meglio.
Il modo di cucinare si evolve insieme ai tempi, muta costantemente e subisce le influenze non solo della globalizzazione e delle cucine straniere, ma anche dei cambiamenti sociali. In questo senso, la diffusione della cultura vegana ha contribuito all’apparizione sugli scaffali dei supermercati e sulle nostre tavole, di alimenti che non contengono ingredienti di origine animale. Proprio come 30 anni fa era praticamente impossibile trovare un ristorante di sushi, e oggi ne apre uno nuovo ogni giorno, la cucina vegana e tutti i suoi piatti iniziano a farsi largo anche nelle cucine di chi vegano non lo è.
Tra gli alimenti più chiacchierati degli ultimi tempi c’è il tempeh, un prodotto che deriva dalla fermentazione della soia e che, per le sue proprietà proteiche, è stato ribattezzato con il nome di “carne di soia”. Di origine asiatica, il tempeh ha iniziato a spopolare tra le persone vegane, ma ormai non è strano trovarlo anche nelle dispense di chi mangia tutto, perchè fa davvero bene al nostro organismo, e non ha nulla a che vedere con il veganesimo. Infatti il tempeh nasce in Indonesia attorno al 1815, quando di veganesimo non si parlava ancora.
Questo alimento, come anticipato, fa molto bene al nostro fisico, perchè oltre ad essere ricco di proteine, ha anche molti nutrienti fondamentali come i minerali, le vitamine, il ferro e le fibre, ed è povero di carboidrati e calorie. Riguardo la sua preparazione, lo si può trovare sotto forma di panetto al banco frigo del supermercato, e utilizzare in tantissime ricette di stampo asiatico, dove il tempeh viene utilizzato da secoli per accompagnare la carne, e non come suo sostituto.
Il tempeh ha un sapore neutro, e per farlo insaporire si può marinare con limone, salsa di soia e spezie. Successivamente alla marinatura si può passare alla cottura vera e propria, e qui ci si può sbizzarrire: si può friggere, cuocere in padella o al forno e anche ridurre a ragù per condire primi piatti e sughi. Il miglior modo per trattare il tempeh è considerarlo come il pollo, perchè si può condire e cucinare esattamente negli stessi modi, affiancandolo ad alimenti più gustosi e saporiti che gli donino sapore.
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