Estate, il meteo non promette nulla di buono: cosa dobbiamo aspettarci in termini di condizioni atmosferiche e quali impatti potrebbero avere sul nostro quotidiano e sull’ambiente circostante?
Nel corso degli ultimi anni, il clima ha dimostrato una straordinaria imprevedibilità, lasciando sempre più persone a chiedersi cosa riservi il futuro. Il 2023 è stato testimone di un’estate caratterizzata da temperature eccezionalmente alte e un caldo estremo che si è protratto per lungo tempo, portando a riflettere sulle implicazioni dei cambiamenti climatici. Tuttavia, il 2024 ha inaugurato il suo ingresso con un inverno insolitamente mite, che ha assomigliato più a una prolungata primavera con poche eccezioni. In questo contesto di incertezza meteorologica, quali sfide ci aspettano nei mesi estivi?
Meteo estate 2024
Le previsioni per l’estate 2024 sono state scosse dall’arrivo di La Niña. Dopo un inverno sorprendentemente caldo, gli scienziati temono che l’estate non sarà meno indulgente con le sue temperature. La Niña, un fenomeno atmosferico che origina nell’oceano Pacifico, potrebbe avere un impatto significativo sul clima mondiale.
El Niño, il suo corrispettivo, è stato ampiamente discusso, ma La Niña riceve meno attenzione nonostante la sua importanza. Mentre El Niño si verifica quando le temperature superficiali dell’oceano superano i 0,5°C di media, La Niña si manifesta quando queste temperature scendono al di sotto di tale soglia. Gli esperti notano che le probabilità di La Niña aumentano del 60% se nell’anno precedente si è verificato un evento El Niño particolarmente intenso. Il 2023, soprannominato “super El Niño” per il suo impatto devastante, ha sollevato preoccupazioni legate all’avvento di La Niña nell’estate successiva.
Implicazioni di La Niña: previsioni e potenziali conseguenze
La Niña porta con sé un notevole cambiamento nella circolazione atmosferica, con particolare riferimento agli alisei, i venti che convergono verso l’equatore. Questi cambiamenti possono avere conseguenze significative, aumentando le probabilità di eventi climatici estremi. Si prevedono periodi prolungati di siccità, ma anche tempeste alluvionali violente, con il rischio di inondazioni.
Secondo il National Weather Service degli Stati Uniti, c’è una probabilità del 55% che La Niña si sviluppi tra giugno e agosto, e del 77% tra settembre e novembre. Queste previsioni aumentano le preoccupazioni per un’estate 2024 ancora più calda del previsto, aggravando ulteriormente le crescenti tensioni legate al cambiamento climatico.
Inoltre, le temperature, con una tendenza al rialzo già evidente da un anno, sono stabilmente al di sopra della media stagionale, un chiaro riflesso del riscaldamento globale. Copernicus, il servizio sui cambiamenti climatici, ha segnalato che per dodici mesi consecutivi le temperature sono state superiori al limite di 1,5°C fissato dall’accordo di Parigi.