Il Parlamento europeo ha approvato il Green Deal, la legge sul ripristino della natura: si tratta di un impegno importantissimo.
Il Green Deal è un pacchetto di iniziative che ha come obiettivo il ripristino della natura, e dopo tanto attendere, finalmente è stato approvato dal Parlamento europeo. Ecco cosa cambierà per gli Stati membri e quali sono gli obiettivi da raggiungere.
Green Deal
L’attenzione alla sostenibilità sta crescendo, e con lei la consapevolezza che tutti dobbiamo cambiare le nostre abitudini e i nostri atteggiamenti nei confronti del pianeta. Anche l’Europa si sta dimostrando molto attiva nella volontà di cambiare le cose, seppur con tutti i suoi ritardi burocratici e i tempi tecnici. Infatti, nonostante le controversie, il Parlamento europeo ha approvato il Green Deal, un pacchetto di iniziative politiche comunitarie che punta a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Al suo interno c’è anche la legge sul ripristino della natura (Nature restoration law), uno dei punti più controversi dell’accordo, ma che alla fine è stata approvata dalla maggioranza.
La legge sul ripristino della natura è volta a ripristinare gli ecosistemi degradati dei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea. Per farlo gli Stati membri dovranno sanare la salute di almeno il 30% degli habitat inclusi nella nuova legge. La percentuale arriverà al 40% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. Le zone Natura 2000 saranno quelle prioritarie proprio per il loro alto valore di biodiversità, e oltre a garantirne il ripristino, gli Stati membri devono impegnarsi affinchè queste aree non si deteriorino nuovamente in futuro.
Gli obiettivi da raggiungere
Andando più nel dettaglio, gli obiettivi degli Stati membri riguarderanno l’indice delle farfalle comuni, la percentuale di superficie agricola con elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità e lo stock di carbonio organico nei terreni minerali coltivati. In aggiunta si dovrà migliorare l’indice dell’avifauna comune. Per raggiungere questi obiettivi, gli agricoltori potrebbero essere costretti a ridurre la superficie coltivata, subendo un danno non indifferente in termini di produttività alimentare.
Ovviamente questo aspetto non è da sottovalutare, e gli Stati membri dovranno trovare il giusto equilibrio tra gli obiettivi ambientali e la produzione agricola, che non può diminuire drasticamente sia per motivi economici che sociali. Sicuramente si tratta di una sfida da affrontare, ma data l’approvazione con una maggioranza nettamente superiore ai contrari e agli astenuti, l’intenzione dell’Unione Europea è chiara: tutti dobbiamo impegnarci per migliorare le condizioni del nostro pianeta.
Il Green Deal è un insieme di azioni e obiettivi impegnativo, ma allo stesso tempo importantissimo da rispettare se non vogliamo rischiare di portare il pianeta al collasso.