Le microplastiche sono ovunque, dai tessuti cardiaci umani, alle balene, dai delfini ai neonati. Si trovano anche nell’acqua che beviamo
Le microplastiche sono particelle di plastica di dimensioni inferiori ai 5 millimetri, ormai ubiquitarie nel nostro ambiente. Le troviamo nei mari, nei fiumi, nell’aria e, purtroppo, anche nell’acqua che beviamo. È per questo motivo, che le troviamo anche all’interno del nostro organismo, senza che ce ne rendiamo conto. Sono dei nemici invisibili che però possono essere sconfitti, grazie a questo trucco.
Cosa fare per proteggerci dalle microplastiche
La presenza di queste plastiche, è una minaccia per la salute umana, animale e ovviamente anche per l’ecosistema. Le microplastiche possono infatti essere ingerite da animali e persone, con possibili conseguenze negative sulla salute. Inoltre, possono alterare l’equilibrio degli ecosistemi marini e fluviali.
Cosa possiamo fare per proteggerci da questo nemico invisibile? Un metodo semplice ed efficace per eliminare le microplastiche dall’acqua del rubinetto è la bollitura. Sarà sufficiente far bollire l’acqua per 5 minuti e durante la bollitura, si formerà del carbonato di calcio (calcare) che ha la capacità di “incapsulare” le particelle di plastica. Una volta raffreddata l’acqua, è facile grattare via le incrostazioni calcaree che si depositano sul fondo del recipiente, rimuovendo con esse anche le microplastiche. Quindi in sostanza, più calcare c’è, meglio è, così siamo sicuri di aver eliminato la maggior parte delle plastiche.
L’efficacia di questo metodo dipende dalla durezza dell’acqua. In acque con un elevato contenuto di calcare (oltre 300 milligrammi di CaCO3 per litro), la bollitura può eliminare fino al 90% delle microplastiche galleggianti. Nelle acque più dolci, invece, l’efficacia è inferiore (circa il 25%).
Altri accorgimenti
Oltre alla bollitura, ci sono altri accorgimenti che possiamo adottare per ridurre l’esposizione alle microplastiche: evitare prodotti con microbeads. Si tratta di piccole sfere di plastica utilizzate in alcuni scrub, dentifrici e detergenti. Bere l’acqua filtrata a primo impatto sembrerebbe la più sicura e invece, i filtri a carbone attivo, possono trattenere le microplastiche.
Mangiare pesce pescato in modo sostenibile: le microplastiche possono accumularsi nella catena alimentare e quindi se consumiamo un pesce che ha ingerito della plastica, finiremo per ingerire plastica anche noi. Infine, ridurre l’uso di plastica, usando borracce riutilizzabili, borse di tela e altri prodotti alternativi alla plastica.
Quindi, la prossima volta che fai bollire l’acqua per la pasta o il tè, pensa anche a questo: stai facendo un piccolo passo per proteggere te stesso e l’ambiente dalle microplastiche. La lotta contro le microplastiche è una sfida globale che richiede un impegno collettivo. Con piccoli gesti quotidiani, come la bollitura dell’acqua del rubinetto, possiamo fare la differenza per la nostra salute e per la salvaguardia del pianeta.