L’Unicef ha rivelato un dato allarmante su l’obesità giovanile in Italia e in Europa: i bambini in sovrappeso sono 37 milioni.
In occasione della Giornata mondiale dell’obesità l’Unicef ha dichiarato che in Europa ci sono ben 37 milioni di bambini in sovrappeso che hanno meno di 5 anni di età. Ecco il report sconvolgente, che porta alla luce un problema molto serio.
Bambini in sovrappeso
In Europa meridionale l’8.3% dei bambini con un’età inferiore a 5 anni è affetto da obesità, mentre la percentuale arriva al 20-25% per i giovani fino a 19 anni. Ci sono alcuni paesi in cui questi numeri sono ancora più seri, come Cipro e la Grecia, in cui i giovani obesi sono addirittura il 40% del totale. A rivelare questi dati allarmanti è l’Unicef, che in occasione della Giornata mondiale dell’obesità mette sotto i riflettori la necessità di dare maggiore attenzione ai disturbi alimentari e alle conseguenze che l’obesità porta con sè.
Il rapporto si chiama “Levels and trends in child malnutrition” ed è stato realizzato analizzando i dati non solo dell’Unicef, ma anche dell’OMS e del Gruppo della Banca Mondiale. Questo report, per quanto riguarda l’Unione Europea, evidenzia una problematica sempre maggiore, poichè, come ribadisce l’Unicef, “un’alimentazione adeguata è un diritto umano fondamentale per ogni bambino e un percorso verso un futuro più sano”. Dove si piazza l’Italia in questo scenario? Vediamolo insieme.
Obesità giovanile in Italia
La situazione in Italia è decisamente grave, e il nostro Paese si trova al quarto posto nell’Unione Europea per incidenza di ragazzi in sovrappeso. Da noi infatti i giovani fino a 19 anni di età che soffrono di obesità sono il 36% delle ragazze e il 43% dei maschi. A causare questi numeri è l’ambiente alimentare in cui vivono milioni di bambini. Questo si traduce con un’alimentazione sbagliata, che contribuisce non solo all’aumento di peso, ma anche e soprattutto alle conseguenze problematiche che l’obesità comporta.
I danni maggiori li fa il marketing del cibo spazzatura, che è ancora troppo sfruttato e non regolamentato. L’Unicef infatti afferma che “svolge un ruolo enorme in questa crisi ed è direttamente collegato all’aumento del sovrappeso, dell’obesità e delle cattive condizioni di salute dei bambini”. Quello che si può fare per i bambini in sovrappeso è aprire un dialogo empatico sull’obesità, poichè durante l’infanzia questa può essere facilmente associata al bullismo e allo stigma, che a loro volta possono intaccare l’autostima e la salute mentale dei bambini.
I genitori in particolare devono assicurarsi di favorire un ambiente alimentare sano, che limiti considerevolmente il consumo del cibo spazzatura in favore di frutta e verdura, e che sia equilibrato e completo. Dobbiamo insegnare ai bambini e ai giovani a mangiare bene, e anche a concedersi qualche sgarro ogni tanto, ma a non prendere abitudini alimentari che possono essere pericolose per la salute.