Basta buste di plastica e campioncini – ma non vale per l’insalata confezionata: questo l’accordo europeo sugli imballaggi
Partirà dal 2030 il divieto per ridurre i rifiuti da imballaggi nell’Ue. Saranno vietate le confezioni monouso per la frutta e la verdura, le salse mono porzione, i campioncini degli hotel e le buste di plastica leggere. Vivacemente contrastato dall’Italia, l’accordo provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento europeo raggiunto per ridurre i rifiuti da imballaggi nell’Ue, punta non solamente ad avere imballaggi più sostenibili, ma anche a favorire l’economia circolare.
Basta buste di plastica e campioncini: cosa prevede l’accordo
Uno dei punti più importanti della proposta è senz’altro quello di tenere conto dell’intero ciclo di vita degli imballaggi, garantendo così che siano sostenibili e sicuri. L’accordo determina requisiti affinché tutti gli imballaggi siano riciclabili e limitino al minimo la presenza di sostanze problematiche. In aggiunta, per far sì che siano informati al meglio i consumatori sulle caratteristiche degli imballaggi, si prevedono requisiti di etichettatura armonizzati. Confermati gli obiettivi del 2030 e del 2040 per quanto riguarda il contenuto minimo riciclato negli imballaggi di plastica, che prevederanno esenzioni per gli imballaggi compostabili e anche per gli imballaggi con una componente di plastica sotto al 5%. Altro punto molto importante dell’accordo, rivede i sistemi di restituzione dei depositi, che entro il 2029 dovranno assicurare del 90% la raccolta differenziata di bottiglie di plastica monouso e dei contenitori per bevande in metallo.
Quali saranno gli imballaggi vietati dal 2030
Gli imballaggi in plastica vietati dal 2030 saranno sicuramente le buste di plastica ultraleggere e tutti i contenitori monouso per frutta e verdura. Anche gli imballaggi per bevande e alimenti consumati nei bar o ristoranti e le porzioni individuali ad esempio le salse o i condimenti. Anche gli hotel dovranno rispettare questa proposta, infatti non si potranno più avere campioncini e prodotti da toilette in miniatura.
Rimangono però fuori da questa lista gli imballaggi per il take away e le insalate in busta preconfezionate. L’accordo stabilisce anche che si dovrà dare la possibilità ai clienti di utilizzare i propri contenitori per il consumo fuori casa, ai distributori finali di cibo e bevande. Prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue e adottato formalmente, l’accordo provvisorio sarà sottoposto all’approvazione dei rappresentanti degli Stati membri e della commissione ambiente del Parlamento. Entrerà in vigore 18 mesi dopo la data di adozione formale qualora fosse approvato.