Ti sei mai chiesto perchè si dice cin cin ai brindisi? Quando scoprirai il motivo resterai di sasso, è davvero incredibile.
Dire queste due paroline quando si sta brindando è un’abitudine diffusissima, ma ti sei mai chiesto da dove proviene? Ecco la storia dell’abitudine, è davvero incredibile.
Perchè si dice cin cin ai brindisi
Sebbene dire queste due parole durante un brindisi non rientra tra le regole del bon ton, all’atto pratico nessuno fa un brindisi senza pronunciare queste due parole che, apparentemente, non significano nulla. La cosa bella è che, a prescindere dalla traduzione, il concetto di brindisi esiste in tutte le lingue. Infatti in Russia si dice Na zdravje, nei paesi anglofoni si usa il “Cheers” e in Germania Prosit (che da noi ha tutt’altro significato). Questo perchè il brindisi è un momento di festa, di celebrazione, e “serve” una formula che sancisca quel momento, e che sia universalmente riconosciuta come il “via libera” al bere.
Attenzione però a non dirlo in Giappone: queste parole indicano una parte intima del corpo maschile e pronunciarle può farci fare una bruttissima figura! Torniamo però al brindisi. Come già detto, si tratta di un momento celebrativo, che festeggia qualcosa di già ottenuto oppure augura buona fortuna per il futuro. Se in molti pensano che “cin cin” sia semplicemente la trascrizione onomatopeica del rumore dei bicchieri che si incontrano, la realtà non è così banale. Ecco da dove nascono le due parole più famose dei brindisi.
Origine delle parole
In Cina le parole “ch’ing ch’ing” vogliono dire “prego prego”, e come spesso accade, quando gli uomini viaggiano e le popolazioni si spostano, modificano le parole. E questo è proprio il caso di ch’ing ch’ing, che è stato storpiato dai marinai inglesi dell’epoca vittoriana, ed è diventato chin chin. Questa espressione veniva usata per augurare un buon viaggio via mare, buona fortuna e sorte favorevole.
Allo stesso modo con cui la forma originale è mutat, il chin chin dei marinai inglesi nel corso della storia è arrivato in Italia e ha assunto la forma più semplice di cin cin. Quindi, è stato il caso a volere che un augurio cinese arrivasse fino a noi con il suono onomatopeico dei bicchieri che si scontrano in un brindisi, e questo è diventato parte stessa del brindisi. Il caso si fa ancora più intenso se si considera che oggi la parola cinese di origine significa “bacio”: proprio quello che si danno i bicchieri quando si incontrano per un brindisi.