La legge italiana consente di poter fare un testamento sui trattamenti sanitari. La maggior parte degli italiani non conosce quest’opportunità.
Da una statistica è emerso che pochissimi italiani sono al corrente della possibilità di poter fare gratuitamente un testamento sui trattamenti sanitari. Eppure è un documento molto importante, necessario soprattutto nel caso in cui bisogna intervenire d’urgenza. Vediamo di cosa si tratta e come compilarlo.
Che cos’è la DAT?
La DAT è l’abbreviazione di «disposizioni anticipate di trattamento». Esiste dal gennaio 2018 ed è un documento che consente ai cittadini di esprimere le proprie volontà sul trattamento sanitario. Cioè tutto ciò a cui desiderano essere o non essere sottoposto nel caso in cui una malattia gli impedisca la possibilità di farlo coscientemente. In buona sostanza grazie alla DAT il cittadino può accettare o rifiutare a priori che vengano effettuati:
- accertamenti diagnostici;
- scelte terapeutiche;
- singoli trattamenti sanitari.
Questo documento può essere sottoscritto solo da maggiorenni e capaci di intendere e di volere.
Come si compila il testamento sui trattamenti sanitari
La prima cosa da fare in assoluto è avere tutte le informazioni necessarie a capire le conseguenze delle scelte fatte. Quindi ci vorrà tempo e pazienza, ma ne varrà la pena in caso dovesse presentarsi la necessità. Per ottenere tutte le informazioni occorrerà fare ricerche e rivolgersi al personale sanitario (anche il medico di famiglia). Questi dovrà essere in grado di fornire ogni dettaglio in maniera chiara e comprensibile su quello a cui va incontro nel caso in cui si accetti o si rifiuti una cura.
Dopo che il cittadino sarà in possesso di tutte le informazioni allora potrà redigere la Dat nelle seguenti modalità:
- dal notaio, sia con atto pubblico sia con scrittura privata: la persona interessata scrive autonomamente le proprie volontà e poi fa autenticare le firme dal notaio. Il professionista conserva in ogni caso l’originale;
- presso l’Ufficio di stato civile del Comune di residenza, con scrittura privata (modalità gratuita);
- presso le strutture sanitarie competenti, con scrittura privata, nelle Regioni che abbiano regolamentato la raccolta delle DAT (modalità gratuita);
- presso gli Uffici consolari italiani, per i cittadini italiani all’estero.
Secondo la legge è possibilità rilasciare le DAT anche attraverso una registrazione video o audio o con un supporto che gli consenta di comunicare.
Perché si dovrebbe rilasciare la DAT?
Questo è per ora l’unico strumento con cui ciascuno può decidere in anticipo a quali trattamenti sanitari, scelte terapeutiche o esami essere sottoposto in caso di futura incapacità a pronunciarsi. Grazie a questa direttiva è possibile evitare molti errori sanitari che accadrebbero in caso di un intervento urgente dove “nell’agitazione” i medici dovrebbero improvvisare per salvare la vita altrui. Con un testamento anticipato, saprebbero subito come intervenire nell’interesse del paziente. Eppure sono ancora poche le persone che hanno compilato questo testamento sul trattamento sanitario (Dat) note anche come testamento biologico o biotestamento. Con questo documento è possibile decidere anche sul trattamento di fine vita senza dover ricorrere a tribunali e procedure sfibranti per amici e parenti.
Stando al monitoraggio dell’Associazione Luca Coscioni per la ricerca scientifica Aps, le regioni che contano più DAT compilate cono solo la Lombardia e il Lazio. La colpa è la poca informazione. Eppure, in caso non sapessimo come scrivere il testamento sanitario, esistono dei moduli precompilati sul suto del Ministero della Salute.