Bisogna studiare ciò che piace certo ma anche con un occhio al mercato del lavoro. Vediamo i percorsi più utili per trovare un impiego.
Lo studio è una forma di arricchimento culturale e personale senza uguali: un percorso meraviglioso. È importante studiare ciò che piace ma bisogna anche tenere d’occhio il mercato del lavoro per non correre il rischio di restare disoccupati fino a 40 anni o addirittura oltre.
L’Italia ha una tradizione umanistica senza uguali nel mondo. Siamo il paese di Dante e Petrarca, di Michelangelo e Raffaello, di Montale e di D’Annunzio, siamo anche il Paese di Pitagora e di Parmenide. Purtroppo tutti costoro, probabilmente, oggi sarebbero disoccupati. Oggi le esigenze del mercato del lavoro sono altre e le materie umanistiche non sempre portano verso un’occupazione sicura.
È certamente importante studiare ciò che piace perché la scuola, esattamente come il lavoro, deve essere vissuta con piacere e serenità e non come una gabbia. Tuttavia, per non rischiare di trovarsi senza un lavoro fino a 40 anni, è fondamentale anche dare un occhio al mercato prima di scegliere il proprio percorso di studi.
Ecco cosa studiare per trovare lavoro
Lo studio è importante sempre e comunque perché arricchisce e amplia i nostri orizzonti. Per non rischiare di restare disoccupati per anni è importante scegliere bene cosa studiare. Vediamo quali sono i migliori percorsi per trovare subito lavoro.
Il nostro Paese da anni vive un paradosso enorme: milioni di persone sono disoccupate ma tantissime aziende lamentano di non trovare personale. Come mai domanda e offerta non si incontrano? È semplice: le aziende cercano competenze che la maggior parte dei giovani in Italia non ha. In compenso i nostri neolaureati fuggono all’estero per trovare lavoro. È il momento di cambiare rotta e capire cosa cerca oggi il mercato del lavoro in Italia.
Ad oggi in Italia la maggior parte dei ragazzi si iscrive al Liceo: il più quotato con il 24,6% delle preferenze è il Liceo scientifico mentre il liceo Classico viene scelto solo dal 10% degli adolescenti. Il 46,5% dei diplomati dopo le scuole superiori continua a studiare e si iscrive all’università: solo il 14,4% va a lavorare dopo il diploma.
Anche perché con un diploma liceale sarebbe attualmente un po’ difficile trovare un impiego. Oggi il mercato del lavoro in Italia cerca soprattutto addetti ai servizi di ristorazione, addetti alle vendite, segretarie, addetti all’accoglienza e operatori sociosanitari.
Di conseguenza chi vuole trovare un impiego subito dopo il diploma o dopo la laurea dovrebbe puntare in questi settori. Fondamentale lo studio delle lingue straniere per poter lavorare nell’ambito della ristorazione e dell’accoglienza, importantissimo anche lo studio dell’informatica. Con buona pace di Dante e Petrarca: oggi il mercato vuole altro.